ha perso la sua battaglia contro il parkinson.
. A comunicare la notizia è il figlio
su twitter, pubblicando una foto che ritrae suo padre da giovane, accompagnata dalla tenera frase:
. Il
, nasce nel 1988 dalla passione degli Harrison per gli oggetti particolari. Il negozio diventa ben presto famoso grazie al
, tradotto in Italia con il titolo di Affari in Famiglia, in onda su History Italia e in chiaro su Cielo. Harrison Senior si trasforma ben presto in un’icona degli show televisivi grazie al suo piglio severo e in molte occasioni lo abbiamo visto rimproverare figlio e nipote per aver concluso trattative poco interessanti. Ma anche lui aveva i suoi lati deboli: davanti a giocattoli antichi e automobili, sue smisurate passioni, perdeva letteralmente la testa. Veterano della Marina Militare e instancabile lavoratore, Harrison si era ritirato dagli “affari” nel 2017, lasciando l’attività di famiglia a Rick e al nipote Corey (“Lo Smilzo”), impegnato sin da piccolo nell’azienda. Il programma, tutt’ora in produzione, è ormai giunto alla sua
Dopo il diploma, grazie ad una borsa di studio sportiva, va all'
American College of Switzerland di Ginevra. Deciso a entrare nel mondo dello spettacolo, torna in America e si iscrive all'
Università di Miami per studiare Arte Drammatica, ma nel 1969, senza finire il corso di studi, se ne torna a
New York per tentare la fortuna come attore. Dopo qualche apparizione cinematografica, tra cui un paio di film pornografici e una comparsata in
Il dittatore dello Stato libero di Bananas di
Woody Allen, a metà degli anni 70 si trasferisce a
Los Angeles e viene scelto per interpretare uno dei protagonisti di
Happy Days - La banda dei fiori di pesco(1974) accanto a
Henry Winkler poco prima che diventasse
Fonzie. Il film gli permette di essere anche accreditato come sceneggiatore per alcuni dialoghi da lui riscritti.
L'anno successo è il 1975.
Stallone ha un’ispirazione assistendo all'incontro di boxe tra
Muhammad Ali e
Chuck Wepner. In soli tre giorni scrive la storia di
Rocky e la vende ai produttori
Irwin Winkler e
Robert Chartoff a patto che sia lui stesso ad interpretare il pugile. Il film viene girato in un mese a basso costo e diventa il
più clamoroso successo del 1976 vincendo tre Oscar, miglior film, miglior regia a John G. Avildsen e miglior montaggio. È fatta,
Sylvester Stallone non solo esce dall’anonimato, ma diventa una star di Hollywood. Debutta nella regia con
Taverna Paradiso (1978), scrive gli altri episodi della saga di
Rocky (
1979,
1982,
1985,
1990,
2006) e li dirige tutti eccetto
Rocky V per il quale viene richiamato
Avildsen. Di enorme successo è anche l’altro suo alter ego,
John Rambo. L'eroe americano reduce dal Vietnam è protagonista di quattro film (1982,
1985,
1988, 2008). Per l'ultimo capitolo della serie
Sylvester si riserva anche la regia.
Nel 1981 è protagonista del poliziesco
I falchi della notte e gioca in porta nella partita tra Alleati e la Germania Nazista in
Fuga per la vittoria di
John Huston. Non tutti sanno che se La febbre del sabato sera ha un seguito, il merito è suo. L’attore è infatti sceneggiatore, produttore e regista di
Staying Alive (1983). L’anno successivo segna anche il suo primo passo nella commedia con Nick lo scatenato, accanto all’attrice e cantante
Dolly Parton.
Alla fine degli anni 80 è un volto consolidato degli action movies americani al pari di Arnold Schwarzenegger e Bruce Willis, con cui si imbarca nel business della ristorazione aprendo in giro per il mondo i locali
Planet Hollywood. Rifiuta ruoli che hanno fatto la fortuna di altri (
Beverly Hills Cop e
Die Hard). Gira
Cobra,
Over the Top,
Sorvegliato speciale e
Tango & Cash. All’inizio degli anni 90 si butta nella commedia brillante, così come sta facendo il rivale di box office
Arnold, recitando in
Oscar - Un fidanzato per due figlie di
John Landis e
Fermati, o mamma spara di
Roger Spottiswoode. I risultati non sono eccelsi e
Sylvester torna al ruolo abituale status di action hero. Gira sulle dolomiti
Cliffhanger (1993), prosegue nella science-fiction di
Demolition Man (1993), recita con
Sharon Stone nel poliziesco
Lo specialista (1994) e dà vita al fumetto
Dredd - La legge sono io (1995).
Ancora un paio di titoli non memorabili come
Assassins (1995) e
Daylight (1996), prima una vera e propria perla. L’occasione gliela dà il regista e sceneggiatore
James Mangold che gli affida la parte di uno sceriffo bolso e mezzo sordo in
Cop Land in cui
Stallone, a detta di molti, dà la migliore performance della sua carriera.
Tra la fine degli anni 90 e la metà del primo decennio del 2000 cala su di lui una non dichiarata crisi d’identità. Inizia a essere troppo vecchio per poter continuare a fare l’action hero e riciclarsi in ruoli diversi sembra improponibile.
La vendetta di Carter,
Driven,
D-Tox,
Avenging Angelo e lo stesso
Spy Kids 3 sono film che non lo aiutano. Strano a credersi, ma ancora una volta sono i suoi storici personaggi a ridargli un po’ di luce,
Rocky Balboa(numero 6) e
John Rambo (numero 4).
Nel 2010 c’è una sorta di rinascita grazie al gradimento che il pubblico dimostra quando alcuni attori di una certa età diventano protagonisti di feroci action thriller (vedi
Liam Neeson in
Taken).
Stallone matura questa idea di riunire vecchie glorie del cinema d’azione, mettendo in scena un corale film esplosivo.
The Expendables - I mercenari (2010) è il primo di tre capitoli in cui trovano spazio le gesta di
Mickey Rourke,
Dolph Lundgren,
Antonio Banderas, Jean-Claude Van Damme,
Chuck Norris,
Wesley Snipes,
Jet Li,
Arnold Schwarzenegger,
Bruce Willis,
Mel Gibson,
Harrison Ford e il meno anziano
Jason Statham per accontentare il pubblico più giovane. In qualche modo ne beneficiano anche i successivi film che salgono di qualità.
Bullet to the Head(2012) segna il ritorno alla regia del grande
Walter Hill,
Escape Plan (2013) è di fatto il primo film in cui
Stallone e
Schwarzenegger sono assoluti protagonisti uno accanto all’altro,
Il grande match (2013) dà risalto con una storia di boxe all’autoironia di cui lui e
Robert De Niro sono capaci.
Dopo
Creed - Nato per combattere del 2015 per il quale è candidato all'Oscar come miglior attore non protagonista, sono in arrivo due film d’animazione ai quali
Stallone ha prestato la voce, così come fece nel 1998 per
Z la formica. I titoli in questione sono
Ratchet & Clank - Il film e
Animal Crackers. E si parla intanto di
I mercenari 4
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